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Cattolica Turismo Web

Italia.it e Cattolica

Riprendendo un post di Valerio Lessi apparso il 5 marzo sul suo blog, ho dato una fugace occhiata al trattamento che il nuovo portale del turismo italiano, Italia.it, riserva a Cattolica: qui potete esaminare il risultato. Definirlo il trionfo del bignamismo mi pare equivalga ad assestare un sonoro ceffone a Bignami e ai suoi microscopici nonchè geniali manualetti. Nessun accenno alla spiaggia (principale attrattiva) se non una notazione telegrafica: “La spiaggia è chiusa a est dal promontorio di Gabicce”, nessun riferimento alla lunghezza, alla conformazione, al numero delle strutture ricettive nè a quelle di balneazione etc. etc. E si potrebbe andare avanti all’infinito passando per l’assenza di dati fondamentali quali un link al municipio o a strutture particolarmente interessanti come il Parco Le Navi. Ma mettendo da parte per un attimo ogni particolarismo -trattino- campanilismo facciamo un passo indietro e snoccioliamo qualche cifra sul portale: inaugurato in pompa magna il 21 febbraio 2007 alla BIT di Milano (Borsa Italiana del Turismo) dal vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli e dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, si pone come obiettivo primario di riportare il turismo italiano al vertice mondiale dopo che alcuni paesi europei (leggasi Francia, Spagna e Gran Bretagna) l’hanno sopravanzata per presenze turistiche e investimenti (fonte: Il Sole 24 Ore). Il sito è costato 45 (quarantacinque) milioni di euro ed è stato per metà cofinanziato dalle regioni. Ora, l’obiettivo sarà anche nobile e sacrosanto, ma la realizzazione è stata immediatamente subissata da ogni sorta di critiche da parte degli addetti ai lavori e polemiche da parte di giornalisti e critici del settore. Ed effettivamente, per citare soltanto una delle tante rogne, la fruibilità e la navigazione risultano irrimediabilmente appesantite da tonnellate di byte in linguaggio Flash che rallentano e financo confondono l’utente.
In definitiva cosa chiedere a questa iniziativa che va comunque elogiata per gli intenti?
Dapprima appunto la fruibilità, per questo consiglio ai webmaster di Italia.it di farsi un giro su portali come Wikipedia, Google News o Punto Informatico, per capire cosa significa un portale a misura d’utente.
In secondo luogo la completezza di informazioni e la cura dei contenuti. In terzo luogo la presenza di una rete capillare di link che faccia del portale un reale strumento di riferimento nella ricerca e nella pianificazione di una meta per le proprie vacanze, e al contempo un formidabile mezzo di promozione turistica per il nostro paese.