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Poesia

Secca

Dove i bruciati passi
incrociano le modalità spente dell'acqua
un arso clangore 
sfiora il suo stridulo
cocente
deserto
e gli occhi cercano
disperati
un'acqua
evaporata
nel retaggio 
di un mare avaro 
e ctonio.

Eppure
a ben guardare
qualche sapida stilla
è rimasta
a giocare
tra le piccole dune
di carta vetrata
e se ci cascasse il piede
argentine campanule
trillerebbero
all'unisono
e salirebbero azzurre stille
nel pallido cielo
irrigato a festa
celebrando
una gioia antica

un mare rievocato
in forma
di particole

e che pare gridare:
Aspettami!
Ritornerò!

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