Chissà se Paolo abbia scambiato la sorpresa pasquale per un pesce d’aprile!? La fidanzata Elena gli ha infatti regalato un immersione nella vasca degli squali del parco acquatico le Navi. Un regalo originale, un doppio senso da far rabbrividire i timorosi, ma l’offerta è del tutto sicura dato che l’immersione avviene protetti da uno scafandro e da una gabbia nella quale gli squali toro non possono entrare.
Queste immersioni sono diventate molto frequenti da quando il sindaco Pietro Pazzaglini ha inaugurato questa esperienza il 31 luglio 2004, sposando Daniela Consolaro di Milano e Maurizio Andreosi di Venezia, appassionati di sub ed ora residenti a Cattolica.
Al parco Le Navi sono arrivati 4 squali martello, saranno l’attrazione estiva di questo parco giochi della Riviera Romagnola.
Sta arrivando la bella stagione ed il parco Le Navi rimarrà aperto tutti i giorni fino ad ottobre dalle 9,30 alle 18,30.
Tag: Acquario Le Navi
Al via il primo progetto pilota GIZC della Provincia di Rimini – la valorizzazione della Foce del Conca : una risorsa naturale e turistica .
Il 10 marzo prende l’avvio la prima azione sperimentale della Provincia di Rimini nell’ambito del Programma di Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC). Il progetto è stato individuato dalla Provincia di Rimini quale prima azione sperimentale nell’ambito del Programma di Gestione Integrata delle Zone Costiere, dopo che la Provincia ed i Comuni costieri hanno deliberato l’approvazione delle Linee Guida del GIZC, così come richiesto dalla Regione Emilia-Romagna. Gli interventi contemplati dal progetto sono finalizzati alla riqualificazione della foce del fiume Conca che ha come area di intervento il fiume Conca, la spiaggia intorno alla sua foce e la zona di mare antistante, un’area questa ricompresa nei Comuni di Cattolica, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano. In occasione dell’avvio del progetto, martedì 11 marzo, alle ore 15, presso la Sala Libeccio dell’Acquario di Cattolica le Navi (Piazzale delle Nazioni 1/a) si terrà un convegno di presentazione del progetto. Oltre all’illustrazione delle finalità dell’intervento e della presentazione generale delle azioni previste, verrà riproposto il percorso che ha portato alla definizione di questa nuova strategia di gestione delle zone costiere, concepita e promossa dall’Unione Europea .
Per il recupero di quest’area, che riveste una peculiare importanza sia da un punto di vista ambientale che turistico per i Comuni di Cattolica e di Misano, sono previste diverse azioni tra cui l’inserimento di verde pubblico, la creazione di percorsi pedonali ed il ripristino della pista ciclabile, la creazione di passerelle di attraversamento del fiume, il ripristino di fasce ecotonali riparie, alcuni interventi a mare e la creazione di un parco marino.
per info:
Claudia Berretta
Segreteria Assessorato Ambiente
Provincia di Rimini
Via Dario Campana, 64
47900 Rimini
tel. 0541 716297
fax 0541 716296
c.berretta@provincia.rimini.it
ambiente.provincia.rimini.it (dimensione 1,8 m)
Ieri mattina avevo in agenda un appuntamento in Hotel a Cattolica con un responsabile vendite dell’Acquario di Cattolica (già Parco Le Navi) per acquistare un carnet di biglietti. Ho infatti da poco varato una promozione che prevede biglietti omaggio per l’Acquario in bundle con una prenotazione per luglio o settembre.
A metà mattinata mi vedo arrivare un giovane cordiale ed educato, di quelli che ti ispirano fiducia primo visu. Mi racconta che l’Acquario dopo il tremendo primo periodo di gestazione, e le tribolate vicende che l’hanno portato sull’orlo del fallimento, ha recentemente cambiato rotta ed ora veleggia in mari decisamente più tranquilli, con un incremento dei visitatori ed un ripianamento della situazione debitoria. Tutto questo grazie ad un rinnovamento dell’offerta, ad un ampliamento del parco ittico e ad un abbandono della multimedialità in cui la precedente gestione si era impantanata e si era probabilmente arenata. Basta quindi con computer, schermi touchscreen e trilioni di kbyte di filmati. Questa nuova gestione ritorna al mare. Ai pesci. Alle meraviglie naturali senza fronzoli.
E questa nuova gestione ha un’età media spaventosamente bassa! E’ stata infatti costituita una società di ragazzi di Cattolica, formatisi in cooperativa, che hanno preso in gestione la struttura e la portano avanti con entusiasmo e passione. Seguivo con interesse questo ragazzo, uno dei 16 soci gerenti, parlare con trasporto delle grandi potenzialità dell’Acquario e dell’impellente bisogno di creare una salda sinergia con albergatori e bagnini, al fine di promuovere questo splendido acquario incastonato in un pezzo di storia dell’architettura italiana del Ventennio, Le Navi. Promuovere l’Acquario significa promuovere Cattolica e il mare Adriatico plasmando di fatto una risorsa autorevole e popolare, un nuovo polo di attrazione turistica che diverta, insegni e al contempo promuova la nostra città. Direi che tutti noi operatori turistici dobbiamo crederci e scommetterci sopra, perchè questa è la strada. E questi ragazzi ce la stanno mostrando, con semplicità, senza artifici imprenditoriali.
Dopo averlo salutato e averlo visto sparire dietro i vetri della porta automatica mi sono sorpreso in un attimo di feroce soddisfazione. Sono veramente felice che a Cattolica esistano giovani con questa voglia di fare, con questo sano spirito imprenditoriale e con questo amore per il turismo, l’unica vera risorsa territoriale su cui ancora oggi scommettere. Ho pensato all’approccio turistico dei nostri padri e di come noi giovani abbiamo raccolto il testimone e lo abbiamo portato avanti con quello stesso primigenio spirito di “veracità romagnola”, adattandolo e rimodulandolo tuttavia alle nuove esigenze del mercato e alla crudele competitività che il nostro settore si trova oggi ad affrontare.
Così è per l’Acquario di Cattolica, così è per molti alberghi di Cattolica gestiti con competenza e serietà da giovani cattolichini, così è per molti locali del centro, mi vengono in mente il bar Peledo’s o il ristorante Gambero Rozzo, gestiti da ragazzi con molte idee in testa e parecchia voglia di fare, e i risultati si vedono, statene certi.
Mi sono ritrovato con un sorriso di beatitudine stampato in faccia, che volete farci, sarà forse lo spirito corporativo, sarà forse il fatto che mi piace vedere chi ha successo portando avanti idee fresche e originali, sarà infine il fatto che mi sono bellamente autoincluso nella categoria dei giovani senza un briciolo di pudore anagrafico 🙂
E’ stata una vera battaglia quella che gli operatori turistici di Cattolica, almeno coloro che avevano aperto i battenti della propria attività, si sono trovati a combattere in questo lungo ponte di inizio primavera. Cattolica è infatti stata letteralmente presa d’assalto da un’alluvione di turisti che ha seriamente messo in crisi le capacità ricettive della città, in verità ancora piuttosto acerbe. Infatti, a ben contare, gli alberghi di Cattolica aperti per il ponte del primo maggio sono in un rapporto di 1 a 3. Questo ha fatto sì che si creasse una vera e propria processione di questuanti in cerca di camere, serpentone che si è dipanato attraverso gli hotel sparsi dal Porto fino all’Acquario nell’ardua ricerca di camere libere. Insomma, la classica situazione che si viene a determinare a ridosso del Ferragosto, quando una vera e propria folla si riversa negli alberghi per accaparrarsi l’ultimo metro quadrato di superficie calpestabile e “dormibile”. Personalmente, nel mio prototipo di “hotel Cattolica”, ho vissuto la cosa con crescente preoccupazione. Non tanto per non essere avvezzo al fenomeno, visto che sono ormai 10 anni che dirigo l’hotel, e di ferragosti affollati ne ho vissuti tanti. Quanto piuttosto per l’immagine di forte disservizio che Cattolica ha offerto in questo frangente, facendosi trovare impreparata ad un evento di tali proporzioni. La maggioranza della gente che capitava in hotel, dopo il mio rincresciuto annuncio di tutto esaurito, mi chiedeva infatti perchè molti alberghi fossero chiusi (come se io possedessi chissà quali capacità oracolari). Si aggiunga a questi disagio il problema più che mai vivo dei posteggi carenti, principalmente a causa della mostra di Cattolica in Fiore, che ha monopolizzato molti spazi del centro (come accade da sempre, del resto) costringendo molti visitatori a dirottare sulla zona nord, andando a parcheggiare sulla strada che conduce a Portoverde e dovendo poi sorbirsi parecchia strada a piedi prima di arrivare al sospirato alloggio in albergo (se mai questo fosse stato disponibile). Si aggiunga infine il fatto che essendo molti hotel chiusi erano chiusi anche i relativi parcheggi.
Luci ed ombre, in definitiva, per questo primo maggio. Cose positive: straordinaria affluenza, bellissime giornate estive e grande richiamo turistico che Cattolica ha ancora una volta saputo esercitare. Cose negative: forti disservizi su alloggi e parcheggi, con qualche problema persino a trovare posto per pranzare nei ristoranti, visto il biblico affollamento.
[in apertura: particolare della Fontana delle Sirene, Piazza Primo Maggio, Cattolica. Foto tratta dal cd “Baci di Cattolica” realizzato dall’Amministrazione Comunale di Cattolica]
Riprendendo un post di Valerio Lessi apparso il 5 marzo sul suo blog, ho dato una fugace occhiata al trattamento che il nuovo portale del turismo italiano, Italia.it, riserva a Cattolica: qui potete esaminare il risultato. Definirlo il trionfo del bignamismo mi pare equivalga ad assestare un sonoro ceffone a Bignami e ai suoi microscopici nonchè geniali manualetti. Nessun accenno alla spiaggia (principale attrattiva) se non una notazione telegrafica: “La spiaggia è chiusa a est dal promontorio di Gabicce”, nessun riferimento alla lunghezza, alla conformazione, al numero delle strutture ricettive nè a quelle di balneazione etc. etc. E si potrebbe andare avanti all’infinito passando per l’assenza di dati fondamentali quali un link al municipio o a strutture particolarmente interessanti come il Parco Le Navi. Ma mettendo da parte per un attimo ogni particolarismo -trattino- campanilismo facciamo un passo indietro e snoccioliamo qualche cifra sul portale: inaugurato in pompa magna il 21 febbraio 2007 alla BIT di Milano (Borsa Italiana del Turismo) dal vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli e dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, si pone come obiettivo primario di riportare il turismo italiano al vertice mondiale dopo che alcuni paesi europei (leggasi Francia, Spagna e Gran Bretagna) l’hanno sopravanzata per presenze turistiche e investimenti (fonte: Il Sole 24 Ore). Il sito è costato 45 (quarantacinque) milioni di euro ed è stato per metà cofinanziato dalle regioni. Ora, l’obiettivo sarà anche nobile e sacrosanto, ma la realizzazione è stata immediatamente subissata da ogni sorta di critiche da parte degli addetti ai lavori e polemiche da parte di giornalisti e critici del settore. Ed effettivamente, per citare soltanto una delle tante rogne, la fruibilità e la navigazione risultano irrimediabilmente appesantite da tonnellate di byte in linguaggio Flash che rallentano e financo confondono l’utente.
In definitiva cosa chiedere a questa iniziativa che va comunque elogiata per gli intenti?
Dapprima appunto la fruibilità, per questo consiglio ai webmaster di Italia.it di farsi un giro su portali come Wikipedia, Google News o Punto Informatico, per capire cosa significa un portale a misura d’utente.
In secondo luogo la completezza di informazioni e la cura dei contenuti. In terzo luogo la presenza di una rete capillare di link che faccia del portale un reale strumento di riferimento nella ricerca e nella pianificazione di una meta per le proprie vacanze, e al contempo un formidabile mezzo di promozione turistica per il nostro paese.